Un contadino con un trattore lavora nei campi.
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Pensare al futuro senza dimenticare nessuno

Le imprese agricole appartengono di norma ad agricoltori che hanno ereditato la fattoria dai propri genitori. Se si sposano, le mogli si trasferiscono nella fattoria e collaborano alle relative attività, perlopiù senza percepire alcun salario. A farne le spese è la loro tutela finanziaria.

  • Tempo di lettura: 4 minuti
  • Ultimo aggiornamento: luglio 2025
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L’amore è... pensare alla previdenza

I contadini lavorano moltissimo e duramente. Ma tutto ciò che le contadine sono in grado di gestire allo stesso tempo farebbe impallidire persino i manager più incalliti. Le donne collaborano alle attività della fattoria, accudiscono i figli, la casa, il giardino e il punto vendita agricolo. Di frequente si prendono cura anche dei suoceri o dei propri genitori. Inoltre, le contadine svolgono spesso un’altra attività lucrativa a tempo parziale per migliorare il reddito comune.

Tanto lavoro, nessun salario

Chi fa così tanto dovrebbe essere tutelato finanziariamente. Purtroppo, spesso accade proprio il contrario. Oltre il 50% delle mogli che svolgono un’attività agricola – l’Unione svizzera delle donne contadine e rurali parla addirittura del 70% – non ha né un contratto di lavoro, né un salario per le mansioni eseguite nella fattoria.

Manca la tutela

Le conseguenze della mancanza di un’assunzione: se la coppia non ha preso provvedimenti aggiuntivi, le donne che collaborano alle attività della fattoria sono tutelate molto peggio dal punto di vista finanziario rispetto ai loro partner. Non ricevono alcuna indennità di maternità e, in caso di malattia prolungata, invalidità e dopo il pensionamento percepiscono solo una rendita minima.

Evitare le difficoltà finanziarie

In assenza di un salario proprio può verificarsi una dipendenza finanziaria che grava sulla relazione. E da vedova, durante la vecchiaia o in caso di divorzio, la situazione finanziaria sarebbe più che difficile. Solo le donne che lavorano prevalentemente o del tutto al di fuori della fattoria se la passano meglio.

La stima è importante

In tante relazioni le questioni finanziarie rappresentano un argomento delicato, di cui non si parla volentieri. Ciononostante, questo tema andrebbe affrontato per evitare conflitti e inutili preoccupazioni in un secondo momento. Confrontarsi per tempo e trovare soluzioni comuni è un segno di reciproco rispetto, di stima e di cura per l’altro.

Pensare alla previdenza: prima si fa, meglio è

Dovreste rispondere alle seguenti domande con l’aiuto di un esperto.

  • In che modo i due coniugi sono tutelati per la vecchiaia?
  • Come si presenterebbe la situazione nel caso in cui uno dei due non potesse più lavorare o addirittura morisse?
  • Come si sviluppa il patrimonio dei due coniugi durante il matrimonio?
  • Quale pilastro previdenziale si addice meglio alla tutela personale: 3a o 2b?

Poiché la situazione di ogni famiglia di contadini è diversa dall’altra, la cosa migliore sarebbe richiedere una consulenza personale. In tal modo è possibile trovare le soluzioni ottimali in linea con le proprie esigenze. La vostra/il vostro consulente dell’agenzia generale nelle vostre vicinanze sarà lieta/o di aiutarvi.

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