Rappresentazione artistica del duo Barbezat-Villetard in occasione del Prix mobilière 2020

Prix Mobilière 2020

Il Prix Mobilière viene assegnato ogni anno dal 1996 ed è il premio più antico per giovani artisti messo in palio da un’assicurazione in Svizzera. Ha una dotazione di 30 000 franchi e prevede l’acquisto facoltativo di un’opera per la collezione d’arte della Mobiliare.

Il duo Barbezat-Villetard ha vinto il 25° Prix Mobilière

Matthieu Barbezat e Camille Villetard hanno vinto il Prix Mobilière di quest’anno. I due vivono e lavorano a Siders, nel Vallese, e al centro della loro attività ci sono gli spazi reali e immaginari.

In un gioco di riflessi, ampie installazioni e cambi di prospettiva, scompongono gli spazi in singole parti, creando nuove realtà e spostando le proporzioni. L’opera di Barbezat-Villetard, con la sua confusione visiva, è un meraviglioso esempio di come l’arte possa cambiare il nostro modo di vedere le cose.

Camille Villetard (*1987 a Parigi) ha ottenuto un «Master Art in Public Sphere» alla Ecole Cantonale d’Art du Valais ECAV e un bachelor in Graphic Design presso la School of Art Direction and Interior Architecture ESAG Penninghen di Parigi.

Matthieu Barbezat (*1981 a Nyon) ha concluso la sua formazione con un master «CAP» Fine Arts presso la HKB Hochschule der Künste di Berna e ha frequentato la masterclass «Raumstrategien» alla Kunsthochschule di Berlino.

Hanno già esposto i loro lavori in tutta la Svizzera, in Lettonia, a Berlino, Costanza, New Brunswick (Canada), Los Angeles, Seoul e Parigi.

Rappresentazione artistica del duo Barbezat-Villetard in occasione del Prix mobilière 2020

Procedura di selezione

Per la 25esima edizione, otto curatrici e curatori svizzeri rinomati hanno presentato ciascuno un giovane artista. In seguito, una giuria di esperti sceglie la vincitrice o il vincitore tra i finalisti. Il premio viene consegnato in gennaio alla fiera dell’arte di Ginevra, artgenève, dove per l’occasione vengono esposte le opere di tutti i finalisti in una grande mostra collettiva. artgenève si terrà a Ginevra dal 30 gennaio al 2 febbraio 2020.

Il comitato di nomina di quest'anno

  • Véronique Bacchetta, direttrice del Centre d'édition contemporaine di Ginevra
  • Lorenzo Benedetti, curatore del Museo d’arte di San Gallo
  • Julie Enckell Julliard, direttrice sviluppo culturale alla HEAD di Ginevra
  • Lynn Kost, curatore d’arte contemporanea, Museo d’arte di Winterthur
  • Federica Martini, direttrice della sezione di arti figurative dell’EDHEA – Ecole de design et haute école d'art du Valais
  • Josef Felix Müller, artista, editore e presidente di Visarte Schweiz
  • Samuel Schellenberg, giornalista e critico d’arte per la rivista Le Courrier di Ginevra
  • Susann Wintsch, curatrice di Treibsand. Contemporary Art in Western Asia and beyond.

I nominati

Anaïs Wenger, nata nel 1991 a Ginevra, vive e lavora a Ginevra e a Roma

Anaïs Wenger è un’artista di performance che lavora con video e testi, con l’ambiente circostante e ricorrendo ai contenuti più svariati. Indaga il potenziale narrativo di situazioni differenti, ad es. organizzando una degustazione di whisky in una sala di esposizione oppure partecipando per diverso tempo a un allenamento di pattinaggio artistico su ghiaccio e facendosi filmare. Le sue azioni artistiche raccontano storie che si riferiscono ad altre storie delle quali noi osservatori diventiamo parte.

Raffigurazione d’arte di Anaïs Wenger in occasione del Prix mobilière 2020

Timothée Calame, nato nel 1991 a Ginevra, vive e lavora a Ginevra e a Marseille

Timothée Calame è un artista di installazioni che lavora con la scultura, la pittura, la fotografia e il disegno. Riprende strutture architettoniche, mobili urbani, oggetti e decorazioni festive e li combina con elementi della cultura popolare, della musica e dei fumetti lasciandoli incompleti dal punto di vista estetico. Nascono così ad esempio tavoli e panche con enormi piedi umani in calcestruzzo o a forma di macchie stilizzate. Con questi richiami ironici e infantili Calame mette a nudo in modo sottile le costrizioni che caratterizzano il nostro spazio vitale.

Raffigurazione di Timothée Calame in occasione del Prix mobilière 2020

Maëlle Gross, nata nel 1988 a Losanna, Svizzera, vive e lavora a Losanna e a Ginevra

Maëlle Gross è un’artista multimediale che lavora con video, performance e installazioni. Realizza racconti di fantasia partendo da storie, passioni e sogni di persone speciali, per esempio da interviste con donne migranti dal distretto di Pâquis («Going where we come from») o motocicliste in «HotHeads» con le quali stringe uno stretto legame nell’arco di un periodo di tempo prolungato. Si interessa soprattutto a tematiche sociali e questioni di identità. Spesso Gross stessa ricopre un ruolo nei suoi pezzi, per i quali scrive testi musicali in collaborazione con l'artista Simon Acevedo e per i quali disegna i costumi e gli oggetti di scena.

Raffigurazione artistica di Maëlle Gross in occasione del Prix mobilière 2020

Brigham Baker, nato nel 1989 a Nipomo, California, vive e lavora a Zurigo

Le opera di Brigham Baker sono una miscela di pittura, fotografia e installazione. Studia il modo con cui funzionano i fenomeni di tutti i giorni e li traspone nel contesto dell’esposizione. Le opere interiorizzano l’essenza di piante e microorganismi e sono quindi solitamente vive, imprevedibili ed effimere. Lo stupore per la natura e la spietata potenza regolatrice della cultura vengono spesso vissuti dagli osservatori di queste opere in un breve momento poetico.

Rappresentazione d’arte di Brigham Baker in occasione del Prix mobilière 2020

Claudia Kübler, nata nel 1983 a Zurigo, vive e lavora a Zurigo

Per Claudia Kübler il tempo è il materiale con cui lavora – attraverso mezzi diversi (tra cui installazioni, video) tratta fenomeni, direzioni, leggi e conflitti della quarta dimensione, interrogando la nostra comprensione e incomprensione del tempo. Si interessa pertanto ai limiti e ai punti ciechi della comprensione e della conoscenza. La sua opera si occupa dei cicli e dei loop infiniti di nascita e collasso, costruzione e distruzione, errore e perseveranza.

Rappresentazione d’arte di Claudia Kübler in occasione del Prix mobilière 2020

Simone Holliger, nata a 1986 ad Aarau, vive e lavora a Basilea

Simone Holliger realizza sculture in carta di grandi dimensioni che ricordano modelli giganti o antichi menhir. Tali opere, prodotte con pezzi di carta assemblati e incollati, sembrano avere apparentemente il carattere del “fai da te” dovuto al loro fragile equilibrio. Grazie alla spiccata parsimonia dei mezzi utilizzati e la scelta coerente di materiali semplici e riciclati l’artista ottiene un effetto estetico che trasmette vulnerabilità e fragilità. In questo modo durante il processo creativo viene dato maggiore risalto all’esperienza personale rispetto al risultato in sé.

Raffigurazione di Simone Holliger in occasione del Prix mobilière 2020

Thi My Lien Nguyen, nata nel 1995 a San Gallo, vive e lavora a Winterthur

Thi My Lien Nguyen lavora prevalentemente con fotografia e video. Esamina da un punto di vista autobiografico fenomeni sociali nonché particolarità e influssi di diverse culture. La famiglia di Nguyen è fuggita alla fine degli anni Settanta dal Laos stabilendosi in Svizzera e per questo l’artista, nata e cresciuta qui, si interessa a come vengono integrati e assimilati i fenomeni culturali. Nelle sue immagini realistiche mette in evidenza le differenze culturali o anche le diverse interpretazioni della cultura svizzera.

Raffigurazione artistica Thi My Lien Nguyen in occasione del Prix mobilière 2020