A cosa deve prestare attenzione un’impresa che collabora con un freelance?
Spesso le aziende collaborano con freelance. Nei momenti in cui il personale interno non è sufficiente o in caso di progetti a tempo determinato, i freelance possono fornire un contributo puntuale e flessibile. Tuttavia ci sono alcuni aspetti da osservare se si intende lavorare con collaboratori esterni.
Tempo di lettura: ! minuto Ultimo aggiornamento: giugno 2024
Attenzione ai falsi indipendenti!
Si parla di falso indipendente quando un lavoratore presta i propri servizi in qualità di freelance, anche se sussiste un vero e proprio rapporto di lavoro. In altre parole, quando il «freelance» è in realtà impiegato presso l’impresa per cui lavora. Per l’impresa che affida un mandato può essere un problema. Se la cassa di compensazione constata che un lavoratore non è davvero indipendente, ovvero che sussiste un rapporto di lavoro a tutti gli effetti, l’impresa coinvolta dovrà dimostrare di adempiere agli obblighi legali dei datori di lavoro. Tuttavia non avrà versato, per esempio, i contributi all’assicurazione sociale e risulterebbe quindi punibile. Inoltre si troverà a dover versare retroattivamente i contributi del lavoratore e del datore di lavoro.
Come possono dimostrare i freelance di avere lo statuto di lavoratore autonomo?
I freelance possono costituire una Sagl o una SA in modo tale da non dover dimostrare il proprio statuto di lavoratore autonomo a ogni committente. Secondo il diritto delle assicurazioni sociali, costituendo una società di capitali (SA o Sagl) si è considerati come dipendenti di questa società. Il cliente trasmette quindi i mandati direttamente alla società.
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