
Diritto all’attestato di lavoro: che cosa bisogna sapere
Lista di controllo e informazioni utili per richiedere un attestato di lavoroL’attestato di lavoro accompagna le persone lavoratrici durante tutta la loro vita professionale ed è un importante elemento della carriera. È possibile richiedere in qualsiasi momento un attestato che non è semplicemente una conferma formale del rapporto di lavoro, ma che illustra in modo veritiero anche le prestazioni fornite, la condotta e le competenze. Questo diritto sussiste in qualsiasi momento, sia al termine sia durante il rapporto di lavoro sotto forma di attestato intermedio. Il documento, tuttavia, cela anche potenziali conflitti che possono sfociare in controversie giuridiche. Nel seguito riportiamo le principali informazioni sul proprio diritto all’attestato di lavoro.
- Tempo di lettura: 6 minuti
- Ultimo aggiornamento: maggio 2025
Chi ha diritto a un attestato di lavoro?
Secondo l’articolo 330a del codice delle obbligazioni svizzero (CO) ogni lavoratore ha diritto a un attestato di lavoro. Il datore di lavoro ha quindi l’obbligo di emettere questo documento, indipendentemente dalla natura del rapporto di lavoro e dalla durata dell’impiego. La persona lavoratrice può richiedere in qualsiasi momento l’attestato al proprio datore di lavoro, sia durante (attestato intermedio) sia al termine del rapporto di lavoro (attestato finale).

Richiedere l’attestato di lavoro finale o intermedio: ecco come fare
Un attestato di lavoro finale o intermedio è un ottimo strumento per documentare le proprie prestazioni e qualifiche professionali. Tipicamente si chiede un attestato finale in caso di:
- cambio del datore di lavoro;
- candidatura per un nuovo impiego.
Per essere certi di ricevere tempestivamente un attestato corretto, è importante scegliere il momento giusto per richiederlo. Per quello finale è consigliabile non aspettare l’ultimo giorno di lavoro.
La richiesta va inoltrata alla persona di contatto corretta: nelle piccole imprese di solito è il superiore diretto o la direzione, nelle grandi imprese il servizio del personale.
La domanda va inviata preferibilmente per iscritto. Si ha diritto all’attestato in qualsiasi momento, pertanto non occorre dare giustificazioni.
Quando è possibile richiedere un attestato di lavoro?
Di norma in qualsiasi momento. L’attestato di lavoro è un diritto e può essere richiesto in qualsiasi momento sotto forma di certificato finale o intermedio. Generalmente si chiedono attestati intermedi in caso di cambiamenti nell’azienda o nelle mansioni. Quando cambia il superiore o l’azienda viene acquisita, conviene chiedere un attestato intermedio. Lo stesso dicasi in caso di promozione o di cambio di settore.
Modello per richiedere l’attestato intermedio o finale
I contenuti dell’attestato
Si ha diritto a un attestato di lavoro che sia favorevole, veritiero e completo. Favorevole significa che deve essere formulato in modo positivo e di supporto, in modo da non ostacolare il futuro percorso professionale del dipendente. Allo stesso tempo deve essere veritiero e non contenere informazioni false o fuorvianti. Le principali informazioni che il datore di lavoro dovrebbe includere nell’attestato finale sono le seguenti:
- natura del rapporto di lavoro: descrizione dettagliata della posizione ricoperta, delle attività svolte e delle responsabilità;
- durata dell’impiego: periodo esatto in cui si è stati impiegati;
- prestazioni del dipendente: valutazione delle prestazioni lavorative, delle competenze e dei successi conseguiti durante il periodo di impiego;
- condotta del dipendente: valutazione del comportamento nei confronti di superiori, colleghi e clientela.
Controllo dell’attestato di lavoro: quali sono i requisiti formali e i contenuti?
Un attestato di lavoro completo e corretto deve presentare la struttura seguente:
Intestazione con i dati del datore di lavoro
Dati della o del dipendente (nome, data di nascita, luogo di origine)
Descrizione dell’attività svolta
Valutazione delle prestazioni (competenza specialistica e metodo di lavoro)
Valutazione del comportamento nei confronti di colleghi e superiori
Data e firma del superiore o dei superiori
Facoltativo: motivo della cessazione del rapporto di lavoro e formula conclusiva
Le informazioni che non devono figurare in un attestato di lavoro: ecco cosa dice la legge in Svizzera
Quando si riceve un attestato di lavoro è bene controllare esattamente il suo contenuto. Alcune informazioni infatti non sono ammesse e in nessun caso devono comparire sul documento.
Tra le informazioni vietate figurano tutte quelle relative alla sfera privata come diagnosi mediche, comportamento nel tempo libero, orientamento sessuale, religione, stato civile ecc.
Anche le lievi mancanze non significative rispetto alla durata complessiva del contratto e che non caratterizzano il rapporto di lavoro non possono essere inserite nell’attestato. In altre parole, ritardi sporadici, conflitti individuali, assenze isolate, normali divergenze di opinione e reati penali che non hanno alcun impatto sul rapporto di impiego. Nel corso degli anni, tuttavia, alcune di queste informazioni sono finite negli attestati di lavoro sotto forma di messaggi in codice. Ora però sono vietate, perché i dipendenti hanno diritto a referenze eque, favorevoli e chiare.
Messaggi nascosti e in codice: vietati nell’attestato di lavoro
I riferimenti nascosti o i messaggi in codice nelle referenze lavorative sono informazioni celate che si traducono in determinate formulazioni o omissioni: affermazioni apparentemente positive che celano apprezzamenti negativi per i responsabili del personale. Sono difficili da riconoscere da parte del dipendente e violano il principio della buona fede.
La giurisprudenza richiede che le referenze lavorative siano prive di dichiarazioni occulte. Non sono quindi ammesse formulazioni poco chiare o ambigue. Alcuni esempi:
- «Ha sempre cercato di fare un buon lavoro».
- «Ha fatto del suo meglio per soddisfare le nostre esigenze».
Anche l’omissione deliberata di alcune informazioni nell’attestato può essere considerata un messaggio in codice. Se nell’attestato si parla di un comportamento positivo nei confronti di colleghi e clientela, ma non viene citato quello nei confronti dei superiori, questa omissione è spesso considerata una valutazione negativa.
Per evitare malintesi e conflitti, gli attestati devono essere formulati in modo chiaro e inequivocabile. Prestare quindi attenzione a questi aspetti quando si verifica o si fa controllare il proprio attestato di lavoro. Per essere sicuri, si può anche richiedere che il documento contenga una nota del tipo «questo attestato non contiene messaggi in codice».

L’attestato di lavoro è negativo? È possibile contestarlo.
L’attestato di lavoro può essere contestato se contiene errori formali o di contenuto o se il dipendente non concorda con la valutazione delle prestazioni. Fare attenzione a informazioni errate, lacune, formulazioni negative o passive e dichiarazioni contraddittorie. Prima di contestare l’attestato, prendere le seguenti misure per risolvere il conflitto.
1. Fare controllare l’attestato di lavoro
Non si è sicuri che il proprio attestato di lavoro sia corretto? Consigliamo di farlo controllare da persone esperte. In questo caso l’assicurazione di protezione giuridica per privati può fornire un valido supporto. Gli esperti saranno in grado di individuare passaggi contraddittori e non ammessi.
L’assicurazione di protezione giuridica per privati della Mobiliare fornisce questo servizio.
2. Cercare il dialogo e richiedere le correzioni per iscritto
Se alcuni passaggi sono effettivamente inaccettabili, è meglio prima cercare un dialogo con il proprio superiore prima di prendere in considerazione un’azione legale. Le formulazioni negative o le omissioni non sono sempre intenzionali. Meglio preparare anche delle proposte di miglioramento concrete.
Se lo scambio non porta a una soluzione soddisfacente, chiedere per iscritto una modifica dell’attestato. Fissare anche una scadenza per la correzione, di norma 14 giorni.
Lettera di modello per richiedere le correzioni nell’attestato di lavoro
3. Chiedere assistenza legale e contestare l’attestato di lavoro
Se il datore di lavoro non soddisfa le richieste o il termine scade, chiedere assistenza legale, ad esempio alla propria assicurazione di protezione giuridica per privati, che si occuperà delle fasi successive.
Il primo step consiste normalmente nel tentativo di conciliazione. La procedura di conciliazione prevede un ulteriore tentativo per trovare un accordo. In caso di insuccesso, si riceverà l’autorizzazione ad agire che permette di avviare un’azione legale.
Si noti che la procedura giudiziaria è molto lunga e idealmente rappresenta l’ultima ratio. Nel frattempo, occorre accontentarsi di un attestato lacunoso o inadeguato perché l’esito finale è difficile da prevedere.
Contestazione dell’attestato di lavoro: riepilogo delle fasi principali
Ecco come procedere per contestare un attestato di lavoro non corretto.
1. Controllare l’attestato per individuare errori formali o di contenuto.
2. Cercare il dialogo con i superiori e proporre miglioramenti.
3. Richiedere le correzioni per iscritto e stabilire una scadenza.
4. Richiedere assistenza giuridica, presentare un’istanzadi conciliazione ed eventualmente intentare una causa.
Domande e risposte
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