Un uomo è in piedi nell’ingresso di un appartamento e suona una chitarra; una donna cammina con una pianta in mano. Un’immagine simbolica di convivenza, matrimonio e concubinato.

Concubinato o matrimonio? Una panoramica

Concubinato e matrimonio: differenze, vantaggi e svantaggi

«Love is love», o forse no? La legge svizzera opera una netta distinzione tra coppie coniugate e non coniugate. Qui sono riportate le principali differenze, i vantaggi e gli svantaggi tra concubinato, matrimonio e unione domestica registrata.

  • Tempo di lettura: 11 minuti
  • Ultimo aggiornamento: luglio 2025
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La differenza tra concubinato e matrimonio

Il concubinato è la convivenza tra due persone nell’ambito di una relazione simile al matrimonio, ma senza certificato di matrimonio. Questa forma di convivenza è perlopiù non regolamentata, ovvero le partner e i partner devono disciplinare in autonomia le loro questioni. Nell’ambito del concubinato non valgono automaticamente gli stessi diritti e doveri del matrimonio. Ciò non significa però che la legge non regolamenti affatto il concubinato. Per alcune questioni che si pongono in tale contesto, ad esempio per lo scioglimento del concubinato, è possibile fare riferimento al diritto della società semplice.

Questo riguarda in particolare gli ambiti del diritto successorio, dell’assicurazione sociale e del diritto fiscale. Se una partner o un partner muore, l’altra parte non ha di norma alcun diritto legale all’eredità, a meno che ciò non sia stato espressamente definito in un testamento. Anche nel caso di una separazione, non sussiste alcuna pretesa legale al mantenimento nei confronti dell’ex concubino, sempre che tale aspetto non sia stato concordato contrattualmente.

Il matrimonio in Svizzera è invece un modello di vita giuridicamente regolamentato. I coniugi hanno numerosi diritti e doveri legali, tra cui le pretese di mantenimento reciproche, il diritto successorio e una copertura sociale completa. In caso di divorzio, la legge disciplina nel dettaglio la ripartizione di patrimonio e debiti nonché i possibili versamenti dei contributi di mantenimento. Inoltre, i coniugi vantano dei diritti successori stabiliti dalla legge in caso di decesso (art. 120 CC e contrario; in caso di decesso durante una procedura di divorzio segue la perdita della porzione legittima).

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Concubinato: I vantaggi rispetto al matrimonio

Uno dei principali vantaggi del concubinato è l’indipendenza. Poiché il concubinato non è una convivenza formalmente regolamentata, le partner e i partner non sono tenuti a rispettare le prescrizioni legali che valgono invece per il matrimonio. Possono pertanto organizzare la relazione secondo le proprie idee, senza essere sottoposti a obblighi quali le pretese di mantenimento reciproche o una tassazione comune.

Un altro vantaggio è la semplicità con cui ci si può separare. Al contrario di un divorzio che, a seconda dei casi, può essere lungo, complicato e costoso, è possibile dire basta al concubinato senza seguire alcuna procedura formale. Ciò rende la separazione più facile e meno onerosa a livello emotivo.

Anche dal punto di vista finanziario, il concubinato presenta vantaggi considerevoli, soprattutto sul piano fiscale. Le concubine e i concubini vengono trattati a livello fiscale come due persone singole e beneficiano spesso di una tassazione più bassa, poiché i due redditi e i due patrimoni vengono tassati indipendentemente gli uni dagli altri. Le coppie sposate sono invece sottoposte a una tassazione comune, il che in alcuni casi può comportare un onere fiscale superiore, noto anche come «penalizzazione del matrimonio».

Un altro vantaggio finanziario del concubinato riguarda l’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (AVS). Mentre le coppie di coniugi ricevono una rendita massima limitata pari al 150% della rendita massima, le concubine e i concubini approfittano di due rendite AVS individuali, a condizione che entrambi i partner abbiano svolto un’attività lucrativa, dunque fino al 200% della rendita massima.

Quali sono gli svantaggi del concubinato?

Sebbene il concubinato in Svizzera offra una serie di vantaggi, presenta anche tanti svantaggi rispetto al matrimonio. Uno dei principali svantaggi del concubinato è la mancanza di una rete di sicurezza sociale e legale. Il diritto svizzero considera le concubine e i concubini come persone giuridicamente indipendenti. Ciò significa che non godono di una protezione legale comune come accade per le coppie coniugate.

Questo aspetto assume un’importanza particolare in caso di decesso di un partner. Il partner superstite non ha alcun diritto legale all’eredità o a una quota del patrimonio del partner deceduto. Alle concubine e ai concubini non spetta neppure la rendita per vedove o vedovi che i coniugi ricevono dal primo pilastro (AVS/AI).

La situazione è altrettanto sfavorevole in caso di separazione: nell’ambito del concubinato non esiste la comunione dei beni legale, ovvero ogni partner ha diritto in linea di principio soltanto al proprio patrimonio. La situazione si rivela particolarmente difficile se, durante la relazione, una parte ha rinunciato alla propria carriera professionale, privilegiando la gestione dell’economia domestica. Diversamente dal matrimonio, il concubinato non offre alcun diritto legale al mantenimento dopo una separazione, il che può compromettere la previdenza per la vecchiaia di quella concubina o di quel concubino che ha ridotto la propria attività lucrativa o ha smesso di lavorare a favore della famiglia.

Un altro aspetto importante è l’autorità parentale. Se una coppia di concubini ha dei figli in comune, il padre biologico non ha automaticamente gli stessi diritti della madre. Il nuovo diritto prevede generalmente l’autorità parentale congiunta, a prescindere dallo stato civile dei genitori. Oltre al riconoscimento del figlio da parte del padre, occorre una dichiarazione congiunta dei genitori presso l’ufficio dello stato civile o una sentenza delle autorità o del tribunale.

Che cos'è un contratto di concubinato e perché ne vale la pena?

Un contratto di concubinato è un accordo scritto tra due persone che convivono in concubinato, dunque senza essere coniugate, ma in modo simile al matrimonio. Questo documento disciplina aspetti importanti della convivenza, quali le questioni finanziarie, i rapporti di proprietà nonché i diritti e i doveri reciproci.

Un contratto di concubinato è opportuno per vari motivi. In primo luogo, fa chiarezza e previene le controversie, in quanto stabilisce la ripartizione dei contributi finanziari e delle spese dell’economia domestica tra i partner. È possibile così evitare equivoci e conflitti, soprattutto nel caso di una separazione. Senza un contratto di questo tipo, in caso di separazione le concubine e i concubini non hanno alcun diritto legale al mantenimento o a un’equa distribuzione del patrimonio. In un contratto di concubinato è tuttavia possibile disciplinare in che modo debba essere suddiviso il patrimonio comune e decidere se una parte debba ricevere il mantenimento. Inoltre, il contratto offre una protezione in caso di decesso. In assenza di un tale documento, non esiste alcun diritto successorio automatico per il partner superstite. Un contratto di concubinato può disciplinare la ripartizione del patrimonio ed essere integrato da un testamento per tutelare il partner sul piano finanziario. Consente altresì una regolamentazione chiara dei rapporti di proprietà. In particolare nel caso di acquisti comuni, come immobili o veicoli, è possibile stabilire a chi appartiene quale oggetto o valore patrimoniale. Infine, un contratto di concubinato può regolare l’affidamento, il diritto di visita e il mantenimento dei figli per le coppie con figli in comune. Vengono così protetti entrambi i partner e tutelati gli interessi dei figli.

Occorre tuttavia osservare che le disposizioni concernenti il diritto successorio, soprattutto quelle testamentarie, richiedono il rispetto di alcune formalità. Se una disposizione di questo tipo è stata definita nel contratto di concubinato, può rendersi necessario un atto notarile. In caso contrario sussiste il rischio che le relative disposizioni siano contestabili o addirittura nulle.

Importante: il contratto di concubinato acquisisce validità giuridica non appena firmato da entrambi i partner.

Cosa dovrebbe includere un contratto di concubinato?

Il contratto di concubinato dovrebbe disciplinare in modo completo tutti gli aspetti rilevanti della convivenza al fine di evitare equivoci e conflitti. Qui sono riportati i punti principali che dovrebbero essere presenti nel contratto (elenco non esaustivo).

  • Contributi finanziari, ripartizione del lavoro e del patrimonio: andrebbe stabilito chi si fa carico di quali compiti all’interno dell’economia domestica e come i partner si sostengono reciprocamente per la custodia dei figli. Particolarmente importante è anche la questione riguardante il modo in cui il partner viene indennizzato se riduce la propria attività lucrativa o smette di lavorare per occuparsi dell’economia domestica e dei figli.
     
  • Figli in comune: vi rientrano la determinazione dell’autorità parentale congiunta, gli accordi circa il mantenimento dei figli e la decisione in merito al cognome dei figli.
     
  • Situazione abitativa: chi sottoscrive il contratto di locazione? Bisognerebbe chiarire anche chi può rimanere nell’appartamento condiviso in caso di separazione.
     
  • Assicurazione e previdenza per la vecchiaia: vi rientrano gli accordi per la copertura della previdenza per la vecchiaia, ad esempio mediante assicurazioni di rendita o sulla vita private. Anche la stipulazione di assicurazioni sulla vita a favore del partner può essere regolamentata nel contratto.
     
  • Potere di rappresentanza e procure: il contratto di concubinato dovrebbe stabilire chi può decidere per l’altro in caso di emergenza, ad esempio per quanto riguarda le questioni mediche (parole chiave direttive anticipate del paziente e mandato precauzionale). È possibile disciplinare anche le procure per determinati negozi giuridici.
     
  • Separazione: il contratto di concubinato dovrebbe stabilire come si svolge una separazione, quali termini valgono (ad es. per il trasloco dall’appartamento condiviso) e se e in quale entità un partner dipendente dal punto di vista economico debba ricevere i versamenti dei contributi di mantenimento.
     
  • Regolamentazioni dell’eredità e della successione: per adottare tali regolamentazioni occorre che il contratto di concubinato sia autenticato da un notaio. Inoltre, il contratto può essere integrato da un testamento per tutelare il partner in caso di decesso. In un testamento una persona definisce solo che cosa deve accadere al proprio patrimonio dopo la sua morte. Questa decisione può essere modificata in qualsiasi momento. Un contratto successorio, invece, è un accordo comune in cui i due partner (o più persone) decidono chi deve ereditare che cosa. Questo contratto può essere modificato solo con il consenso di tutte le parti coinvolte.

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Separazione nel concubinato: cosa si applica?

In caso di separazione nell’ambito del concubinato non valgono le normative applicate al divorzio. Ciò significa che non esistono disposizioni sulla ripartizione del patrimonio, sul mantenimento dei partner o sulla situazione abitativa. In linea di principio, ogni partner mantiene ciò che gli appartiene e non sussistono pretese legali di mantenimento tra i partner.

La situazione può però diventare difficile in particolare se, durante la relazione, uno dei partner è finanziariamente dipendente dall’altro, ad esempio perché si occupa dell’economia domestica. Anche le prestazioni della cassa pensione non vengono ripartite automaticamente, cosa che invece accade nel quadro di un divorzio. Inoltre, in caso di decesso, il partner superstite non ha alcun diritto legale all’eredità dell’altro.

La situazione cambia in caso di figli in comune: in tale contesto sussiste un obbligo di mantenimento a prescindere dalla relazione dei genitori. Di norma, il genitore con obbligo di assistenza si assume la responsabilità finanziaria dei figli anche dopo la separazione nell’ambito del concubinato.

È pertanto particolarmente importante disciplinare in anticipo questi temi nel contratto di concubinato per evitare incertezze e possibili conflitti nel caso di una separazione.

Dei modellini classici di automobili in fila su una credenza di legno simboleggiano la separazione dei beni.

Matrimonio: quali sono i vantaggi in Svizzera?

Il matrimonio in Svizzera offre alcuni vantaggi rispetto al concubinato. Dal punto di vista giuridico, le coppie coniugate sono automaticamente titolari di diritti e doveri completi, tra cui il diritto successorio e il diritto al mantenimento e sono sottoposti ad un regime matrimoniale chiaramente disciplinato che, in caso di divorzio, garantisce un’equa suddivisione del patrimonio. In caso di decesso, il coniuge superstite è tutelato per legge come erede e ha diritto a una rendita per vedove o vedovi, la quale non spetta alle concubine e ai concubini che non hanno stipulato accordi particolari.

Per quanto riguarda la previdenza per la vecchiaia, le coppie di coniugi ricevono una rendita comune e, in caso di divorzio, gli averi della cassa pensione dei coniugi vengono divisi, il che rappresenta un’importante copertura per il coniuge più debole sul piano economico.

Il matrimonio presenta vantaggi anche per le famiglie: le coppie coniugate hanno automaticamente l’autorità parentale congiunta dei propri figli e, in caso di divorzio, le pretese di mantenimento per gli ex coniugi e i figli sono disciplinate in modo chiaro.

Gli svantaggi del matrimonio rispetto al concubinato

In Svizzera il matrimonio ha tanti vantaggi, ma ha anche alcuni svantaggi rispetto al concubinato. Uno dei principali svantaggi del matrimonio è la tassazione: le coppie coniugate vengono tassate insieme e possono essere sottoposte a un carico fiscale superiore, soprattutto in caso di redditi più elevati.

Anche la separazione e il divorzio sono più complessi e onerosi per le coppie coniugate. Un divorzio può essere lungo, complicato e costoso, poiché non è sempre consensuale. Inoltre, occorre ripartire il patrimonio, chiarire le pretese di mantenimento e regolare in modo univoco le questioni relative ai figli prima che il divorzio acquisisca validità giuridica.

Inoltre, nel matrimonio i coniugi condividono la responsabilità finanziaria, ovvero rispondono in alcune circostanze dei debiti dell’altro, in particolare se questi sono stati conclusi nell’interesse comune. Nel quadro del concubinato la responsabilità finanziaria è rigorosamente separata.

Infine, il matrimonio limita sostanzialmente la libertà personale, poiché comporta determinati obblighi. Le decisioni concernenti le questioni finanziari, il cambiamento di domicilio e altri ambiti della vita devono essere prese di comune accordo, mentre nel concubinato ogni parte può agire indipendentemente.

Il contratto di matrimonio in Svizzera

Il contratto di matrimonio in Svizzera è un accordo legale che consente ai coniugi di disciplinare le loro questioni finanziarie e i rapporti patrimoniali in base alle loro esigenze individuali. Di norma, in Svizzera vige il regime della partecipazione agli acquisti, secondo cui ciò che è stato acquistato durante il matrimonio viene diviso in caso di divorzio. Il contratto di matrimonio permette di cambiare questo standard e di optare invece per la separazione dei beni (ogni coniuge gestisce il proprio patrimonio) o la comunione dei beni (gestione comune del patrimonio).

Un contratto di matrimonio è opportuno soprattutto se i valori patrimoniali, come imprese, risparmi o immobili, devono essere protetti da un possibile divorzio. Può contenere anche le disposizioni in merito al mantenimento dopo un eventuale divorzio al fine di fare chiarezza e creare sicurezza sul piano finanziario per entrambi i coniugi. Inoltre, un contratto di matrimonio può integrare le disposizioni in materia di diritto successorio per tutelare il coniuge superstite in caso di decesso e considerare i desideri particolari riguardanti la copertura di figli nati da relazioni precedenti.

Un contratto di matrimonio può essere stipulato prima e dopo aver celebrato il matrimonio. Affinché sia valido in Svizzera, il contratto di matrimonio deve essere autenticato da un notaio.

E per quanto riguarda l'unione domestica registrata?

In Svizzera, fino al 1° luglio 2022, le coppie dello stesso sesso avevano la possibilità di registrare legalmente la propria unione domestica al fine di riconoscere a livello ufficiale la loro relazione. A partire da questa data, il matrimonio è aperto anche alle coppie dello stesso sesso e non è più possibile stipulare nuove unioni domestiche registrate. Quelle esistenti possono tuttavia proseguire senza alcuna modifica. Su richiesta, i partner possono convertire la propria unione domestica registrata in un matrimonio.

Le differenze rispetto al matrimonio

In un’unione domestica registrata le partner e i partner non hanno automaticamente diritto a portare un cognome comune, a meno che non decidano espressamente di farlo. Anche la naturalizzazione semplificata che spetta alle coppie coniugate non è possibile nel caso di un’unione domestica registrata. Mentre le coppie coniugate hanno la possibilità di adottare figli in comune o di ricorrere alla procreazione con assistenza medica, le persone che vivono in un’unione domestica registrata non possono farlo. Possono però adottare le figlie e i figli delle proprie partner e dei propri partner se sono soddisfatti determinati requisiti.

In linea di principio, per l’unione domestica registrata vale la separazione dei beni, per cui patrimonio e debiti delle partner e dei partner restano separati. Le partner e i partner possono però stipulare un contratto patrimoniale per disciplinare diversamente i loro rapporti patrimoniali. Questo contratto deve essere autenticato da un notaio. Le partner e i partner di un’unione domestica registrata presentano una dichiarazione delle imposte comune e condividono il carico fiscale come le coppie coniugate. In caso di decesso, il partner superstite ha gli stessi diritti di un coniuge vedovo, ovvero ha diritto a una rendita per vedove o vedovi dell’AVS e alle prestazioni della cassa pensione. Inoltre, il partner superstite ha legalmente diritto all’eredità.

Domande e risposte

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