Suddivisione della previdenza in caso di decesso
L’avere risparmiato nel sistema di previdenza rappresenta per molti una parte significativa del proprio patrimonio. Prima o poi ci si pone dunque la seguente domanda: come viene effettivamente suddiviso il mio capitale previdenziale in caso di decesso? È importante occuparsi per tempo di questo tema, anche se si spera che il suddetto evento si verifichi il più tardi possibile. In fin dei conti, con la vostra previdenza e il vostro patrimonio volete tutelare la vostra famiglia e i vostri cari nel caso in cui doveste morire.
Tempo di lettura: 5 minuti Ultimo aggiornamento: novembre 2024
Anzitutto la cosa principale: in Svizzera, il trattamento preferenziale relativo alla previdenza non sottostà al diritto successorio, bensì alla legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) nonché alla legge sul libero passaggio e all’ordinanza sul libero passaggio (LFLP e OLP). In altre parole, la trasmissione della previdenza non può essere regolamentata o modificata con un testamento o un contratto successorio.
Diritto alla rendita per superstiti dell’AVS in caso di decesso
Il diritto alla rendita vedovile sussiste solo in caso di matrimonio e di unione domestica registrata. Inoltre, la rendita per superstiti è regolamentata diversamente per gli uomini e per le donne. Nell’unione domestica registrata, la persona superstite è equiparata alla vedova/al vedovo.
- Donne: se il partner deceduto lascia dei figli, le donne ricevono la rendita senza condizione alcuna. Le vedove senza figli hanno diritto alla rendita vedovile se al momento del decesso hanno almeno 45 anni di età e sono coniugate da almeno cinque anni.
- Uomini: ricevono la rendita vedovile solo se hanno figli minorenni e finché il figlio più giovane non compie 18 anni. In tal caso non importa se gli uomini fossero coniugati o divorziati al momento del decesso.
Inoltre, i partner in concubinato non hanno alcun diritto alla rendita per superstiti dell’AVS.
Domande e risposte sull’AVS
Capitale previdenziale del 2° pilastro in caso di decesso
Per la suddivisione degli averi, dei conti e delle polizze di libero passaggio assicurati ai sensi della LPP si applicano regolamenti e approcci simili a quelli validi per la rendita vedovile e per orfani. Le casse pensioni gestiscono tuttavia i dettagli in maniera differente. Per conoscere le disposizioni precise vi consigliamo di leggere il rispettivo regolamento di previdenza.
Per alcune casse pensioni, ad esempio, il matrimonio o l’unione domestica deve esistere da almeno cinque anni prima del decesso e la vedova o il vedovo deve avere almeno 45 anni di età. Soprattutto se non ci sono figli comuni. I figli ricevono di norma una rendita per orfani alle stesse condizioni descritte sopra per l’AVS. Per ottenere informazioni dettagliate vi consigliamo di leggere il regolamento della vostra cassa pensioni. Le casse pensioni si distinguono infatti per le prestazioni sovraobbligatorie e possono definire requisiti più o meno severi per la relativa erogazione.
Domande e risposte sul 2° pilastro
Fragen & Antworten zur 2. Säule
Suddivisione del pilastro 3a in caso di decesso
Gli averi della previdenza vincolata (3a) e il relativo pagamento in caso di decesso sono anch’essi regolamentati chiaramente per legge, incluso l’ordine di successione dei beneficiari. Anche in tal caso non è possibile modificare per testamento o tramite un contratto successorio gli aventi diritto al capitale previdenziale.
Domande e risposte sul pilastro 3a
Fragen & Antworten zur Säule 3a
Che cos’altro posso fare?
Desiderate essere sicuri che i vostri cari siano tutelati finanziariamente in caso d’emergenza? Allora vi consigliamo di stipulare un’assicurazione in caso di decesso. In questo modo anche le coppie non coniugate possono designarsi reciprocamente come beneficiari. È ad esempio possibile scegliere se i beneficiari debbano ricevere un pagamento una tantum o una rendita periodica.