
Mobbing sul lavoro: ecco cosa si può fare
Diritti e consigli giuridici per affrontare il mobbing sul lavoroI conflitti sul lavoro possono trasformarsi rapidamente in uno scontro quotidiano. Qui è possibile scoprire come riconoscere il mobbing sul lavoro, quali sono i propri diritti e come reagire.
- Tempo di lettura: 5 minuti
- Ultimo aggiornamento: maggio 2025
Il mobbing sul lavoro riguarda molti lavoratori
Dalle prese in giro apparentemente innocue alla violenza: il mobbing sul posto di lavoro può assumere varie forme. Secondo alcuni studi, in Svizzera circa l’8% della popolazione attiva è vittima di mobbing nel corso della propria vita. E la tendenza è in aumento.
Il mobbing non influisce solo sul benessere personale, ma anche sull’ambiente di lavoro e sulle prestazioni. Le vittime di mobbing spesso soffrono di stress fisico e psicologico, con conseguenze a lungo termine.
La nostra panoramica evidenzia come riconoscere il mobbing sul posto di lavoro, quali sono i propri diritti e cosa si può fare al riguardo, comprese le informazioni giuridiche e i consigli per agire.
Cos’è il mobbing – e cosa non lo è?
È importante distinguere tra mobbing e conflitti occasionali: Il mobbing è un processo prolungato e mirato che comporta l’umiliazione o l’emarginazione di una persona. Una discussione o una divergenza di opinioni occasionale non si può considerare mobbing.
Come riconoscere il mobbing sul posto di lavoro?
Non esiste una definizione univoca, infatti il mobbing sul lavoro può assumere svariate forme. Gli esperti lo individuano in base a diverse caratteristiche. Ecco le principali.
- Discriminazione: penalizzazione sulla base del sesso, delle origini, della religione o dell’orientamento sessuale.
- Danni della reputazione: diffusione di voci e informazioni false.
- Molestie verbali: osservazioni sprezzanti, insulti, battute dispregiative e soprannomi.
- Isolamento sociale: emarginazione ed esclusione deliberata a livello professionale e sociale.
- Prevaricazioni, rifiuto di comunicare o comunicazione molto conflittuale.
- Sabotaggio: ostacoli nel lavoro.
- Bossing/Micromanagement: controllo eccessivo e critiche ingiuste da parte dei superiori. I superiori abusano della loro autorità per intimidire o molestare sistematicamente i dipendenti.
- Sovraccarico: carichi di lavoro eccessivi e scadenze non realistiche.
- Molestie sessuali: commenti indesiderati, palpeggiamenti e cyber mobbing.
- Minacce: intimidazione attraverso minacce verbali o scritte.
- Aggressioni fisiche: violenza fisica contro i dipendenti.
- Cyber mobbing: diffusione di contenuti offensivi, minacciosi o molesti in Internet, sui social media, nei servizi di messaggeria e per e-mail.
Il mobbing sul lavoro è perseguibile penalmente in Svizzera?
Sì. In Svizzera, alcuni atti di mobbing possono essere sanzionati, anche se devono essere provati per essere perseguiti. Tra questi vi sono l’insulto, la diffamazione, la coercizione e l’aggressione. Le vittime di mobbing sul lavoro possono presentare una denuncia penale alla polizia. Prima di farlo, conviene chiedere consulenza a un servizio specializzato.
Diritti anche sul piano civile
A seconda della durata e della gravità delle azioni di mobbing, le vitime possono intraprendere un’azione civile e chiedere un risarcimento danni e un indennizzo per torto morale. In questo caso è molto utile disporre di un certificato medico che attesti i problemi di salute.
Diritto del lavoro e mobbing
È un proprio diritto richiedere che il datore di lavoro rispetti il suo dovere di protezione. Se il mobbing è motivo di licenziamento, è possibile contestare il licenziamento o avviare un’azione per licenziamento ingiusto.

Cosa fare in caso di mobbing sul lavoro?
Se si è vittima di mobbing sul lavoro, è importante adottare le giuste misure per tutelare i propri diritti e migliorare la situazione. Nel seguito alcuni consigli utili.
1. Tenere un diario
Documentare in modo dettagliato tutti i casi di mobbing. Annotare data, ora, luogo, persone presenti e descrizione precisa degli eventi. Queste informazioni possono servire in un secondo momento come prova.
2. Informare per iscritto i superiori e chiedere un supporto
Comunicare per iscritto al proprio superiore i casi di mobbing e chiedere un supporto. Il datore di lavoro ha il dovere di protezione nei confronti dei propri dipendenti (vedi punto 3). Descrivere i provvedimenti che ci si attende per migliorare la situazione. Importante: scrivere la lettera in modo obbiettivo, descrivendo gli episodi di mobbing in modo dettagliato e sottolineando i propri diritti giuridici (vedi punto 3).
Denunciare il mobbing sul lavoro: modello di lettera
Nel seguito riportiamo un modello di lettera per segnalare per iscritto gli episodi di mobbing ai datori di lavoro.
3. Ricordare il dovere di protezione e chiedere provvedimenti
I datori di lavoro hanno un dovere di protezione nei confronti dei dipendenti. Secondo l’articolo 328 del codice delle obbligazioni il datore di lavoro deve rispettare e proteggere la personalità del lavoratore e avere il dovuto riguardo per la sua salute sul posto di lavoro. I datori di lavoro devono quindi adottare le misure previste dalla legge per prevenire il mobbing e intervenire al più tardi quando vengono a conoscenza di questi episodi.
4. Coinvolgere il servizio del personale e l’ispettorato del lavoro
Rivolgersi al servizio del personale se la situazione non migliora. Nei casi più gravi è possibile rivolgersi anche all’ispettorato del lavoro che controlla il rispetto delle disposizioni in materia di diritto del lavoro.
Non si risolve nulla: disdetta per mobbing sul lavoro
Le vittime di mobbing a volte non sono più in grado di svolgere tutto il loro carico di lavoro. La risoluzione del rapporto di lavoro a causa di questo calo di rendimento da parte dell’azienda che, pur essendo a conoscenza del mobbing non ha adottato alcuna contromisura, si configura come disdetta abusiva ai sensi dell’articolo 336 del codice delle obbligazioni. Un’assicurazione di protezione giuridica per privati può fornire un valido supporto per tutelare i propri diritti in caso di risoluzione del rapporto di lavoro. Se la disdetta è effettivamente abusiva, si ha diritto a un risarcimento finanziario.
Chi è vittima di mobbing ha anche il diritto di interrompere il rapporto di lavoro senza preavviso se la sua prosecuzione non è più ragionevole a causa del mobbing.
Domande e risposte
Rispondiamo alle domande più frequenti sul tema mobbing sul posto di lavoro.
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