Le PMI svizzere sono ben protette contro i cyber attacchi?
I cyber attacchi non sono più un’eccezione: fanno parte della vita quotidiana. Ma le PMI svizzere sono ben preparate a questa sfida? L’attuale studio sulla cyber sicurezza rivela che molte aziende sottovalutano i rischi e si concentrano troppo poco sulla prevenzione. Ma la sicurezza informatica è oggi più importante che mai: spieghiamo perché e come è possibile proteggere meglio la propria azienda.
I principali risultati dello studio in sintesi
Lo studio «PMI Cyber sicurezza 2025», al quale ha partecipato anche la Mobiliare, mostra che i fornitori di servizi IT e le PMI valutano i rischi in modo diverso. Mentre gli esperti IT considerano il rischio elevato, molte PMI si sentono più sicure di quanto non siano in realtà. In particolare, mancano ancora misure organizzative come piani di emergenza e corsi di formazione. Gli esperti IT raccomandano di agire in modo mirato per rafforzare la resilienza digitale e prepararsi meglio ai possibili attacchi.
Le maggiori sfide per le PMI
Alla cyber sicurezza non viene data la priorità
Molte PMI in Svizzera non considerano la cyber sicurezza una priorità. Solo il 33% delle aziende la considera (molto) importante - un calo significativo rispetto al 47% dell’anno precedente. Eppure gli attacchi informatici possono colpire aziende di qualsiasi dimensione: il 4-5% delle PMI è stato vittima di cyber criminalità negli ultimi anni.
Diminuzione della sensazione di sicurezza
La sensazione di sicurezza delle PMI è diminuita sensibilmente. Solo il 42% delle aziende si sente ancora ben protetto dai cyber attacchi, un calo importante rispetto al 55% dell’anno precedente. Questo dato è ancora più significativo se si considera che la cyber sicurezza non è considerata una priorità da molte PMI. Questo sviluppo mostra che le PMI spesso sopravvalutano la loro resilienza digitale e trascurano importanti misure di protezione.
Mancano misure organizzative
Soluzioni tecniche come firewall e aggiornamenti del software sono importanti, ma da sole non bastano. Piani di emergenza, corsi di formazione e processi chiari sono essenziali per essere preparati agli attacchi. Ma proprio qui c’è bisogno di recuperare terreno: solo il 31% delle PMI svolgono regolarmente corsi e solo il 30% ha implementato un piano di emergenza o una strategia per la sicurezza.
La pressione sui costi come ostacolo
«Costa troppo»: questa convinzione impedisce a molte PMI di investire nella cyber sicurezza. Ma dall’altra parte, quanto costa un cyber attacco? Il 73% delle PMI colpite ha subito perdite finanziarie e il 27% ha perso i dati dei clienti. I costi di un attacco possono superare di gran lunga i costi presunti delle misure di protezione.
Resilienza digitale: le PMI sono ben protette contro i cyber attacchi?
Una buona resilienza digitale sussiste se l’azienda è ben preparata ai cyber attacchi e se dopo un incidente è rapidamente in grado di essere di nuovo operativa. Non è sufficiente affidarsi solo a soluzioni tecniche come i firewall. Sono decisive anche misure organizzative quali piani di emergenza, corsi di formazione e processi chiari.
Le società di servizi IT vedono molta strada da fare
Secondo lo studio «PMI Cyber sicurezza 2025», i fornitori di servizi IT valutano in modo critico la resilienza di molte PMI. Solo il 33% degli esperti IT valuta la resilienza dei propri clienti come (molto) alta. Riscontrano grandi lacune, in particolare per quanto riguarda le misure organizzative, come la formazione del personale o i piani di emergenza. I fornitori di servizi IT sottolineano che queste misure sono essenziali per essere preparati agli attacchi e per poter reagire rapidamente.
Le PMI spesso si sentono più sicure di quanto non siano
Lo studio mostra anche che molte PMI stimano la propria resilienza maggiore di quanto non sia in realtà. Il 42% delle aziende dichiara di sentirsi ben protetto contro i cyber attacchi, un calo significativo rispetto al 55% dell’anno precedente. Allo stesso tempo, lo studio mostra che solo il 32% delle PMI svolge regolarmente corsi di formazione e solo il 30% dispone di un piano di emergenza.
Perché la resilienza è così importante
Basta poco affinché un cyber attacco paralizzi il lavoro di un’azienda. Senza processi chiari e personale ben preparato, possono passare giorni o addirittura settimane prima che tutto funzioni come prima. Resilienza significa essere preparati, non


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Cosa dicono gli esperti



Tutti i risultati dello studio
I risultati dello studio «PMI Cyber sicurezza 2025» sono presentati in un grafico chiaro.
Architettura dello studio 2025
Studio rappresentativo della Svizzera tedesca, francese e italiana con due gruppi target:
-
515 PMI con 1-49 dipendenti
-
336 società di servizi IT
Interviste online nel periodo compreso tra il 25 giugno e il 5 agosto 2025.
Il sondaggio è stato commissionato da un gruppo di progetto composto da dipendenti della Mobiliare, digitalswitzerland, Alleanza Sicurezza Digitale Svizzera, Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale (FHNW), Accademia svizzera delle scienze tecniche (SATW) e Swiss Internet Security Alliance (SISA).





