
Conflitto di vicinato
Abitazione di proprietà: conflitti di vicinatoCasa unifamiliare o appartamento di proprietà: anche qui le liti coi vicini sono spesso inevitabili. Siepi incolte, fumo di barbecue, schiamazzi di bambini o abbaiare incessante di cani: quando ha senso intraprendere un’azione legale e come ci si può difendere in modo efficace?
Tempo di lettura: 7 minuti Ultimo aggiornamento: ottobre 2025 3
Diritto di vicinato
Chi vive in una comunità deve accettare un moderato disturbo causato da rumori, luci e odori da parte dei vicini. Lo dice il Codice civile (CC).
CC art. 684
« Ogni persona è obbligata, nell'esercizio della propria proprietà, come ad esempio nell'esercizio di un'attività commerciale sul proprio terreno, a astenersi da ogni eccessiva interferenza sulla proprietà dei vicini. Sono vietate in particolare tutte le interferenze dannose e non giustificate in base alla situazione e alla natura dei terreni o secondo l'uso locale, come l'inquinamento atmosferico, cattivi odori, rumore, suono, vibrazioni, radiazioni o la privazione di luce solare o luce diurna. »
Ciò che però è «giustificato» o «eccessivo» dipende dalle singole circostanze. Il fatto che un’azione sia percepita come molesta è molto soggettivo, e questo genera conflitti. Tuttavia, la legge si basa su un parametro oggettivo (la percezione di una «persona media normale»), per questo alcune persone possono talvolta sentirsi non sufficientemente comprese.
Immissioni nel diritto di vicinato
Gli esempi di immissioni citati nella legge (elenco non esaustivo) possono essere suddivisi in diversi tipi:
- materiali (ad esempio rumore o fumo);
- negative (ad esempio privazione della luce solare o ostruzione della vista da parte di un garage di nuova costruzione). Secondo il Tribunale federale l’ostruzione della vista da parte delle piante è considerata un’immissione negativa eccessiva solo in casi eccezionali;
- ideali (ad esempio se nelle vicinanze è prevista la costruzione di un mattatoio e questo suscita impressioni psicologiche spiacevoli, come un forte disgusto).
Conflitti di vicinato: come primo passo, cercare il dialogo
Occorre sempre cercare di chiarire la questione parlandone di persona:
- chiedere un incontro ai vicini. Lanciarsi critiche a vicenda dalla recinzione, per strada o oltre la siepe non risolve il problema;
- prendersi il tempo necessario per organizzare i pensieri e presentare le argomentazioni in modo obiettivo e senza reazioni emotive eccessive;
- formulare le proprie richieste in modo chiaro e limitarsi a un solo argomento;
- evitare di rivangare vecchie questioni e dare per scontato che i vicini non agiscano per cattiveria;
- suggerire soluzioni pratiche, come ad esempio la potatura a turno della siepe comune o l’introduzione di orari fissi per il rumore;
- i proprietari di appartamenti possono sollevare il problema durante l’assemblea dei comproprietari per trovare insieme una buona soluzione o un compromesso;
- fissare per iscritto gli accordi presi;
- può essere utile ricorrere a una persona terza neutrale, ad esempio un vicino di casa non coinvolto, se entrambe le parti sono d’accordo. Questa persona può apportare una nuova prospettiva e magari fornire suggerimenti per risolvere le questioni;
- se tutto questo non è sufficiente, il passo successivo può essere la mediazione. Il mediatore cerca una soluzione amichevole invece di assegnare vittorie e sconfitte. Le parti presentano le loro proposte e il mediatore aiuta a trovare la soluzione migliore per entrambe. L’accordo andrebbe messo per iscritto. È importante però sapere che il mediatore non rappresenta gli interessi di nessuna delle parti ed è quindi neutrale (vedi sotto);
- spesso far valere i propri interessi in tribunale sembra essere l’unica soluzione o quella più semplice. In realtà, però, questo comporta anni di procedimenti legali costosi ed estenuanti; alla fine, spesso nessuno vince.
Ricorrere alla mediazione
La mediazione offre un’alternativa per risolvere una controversia. Si tratta di una procedura volontaria e confidenziale in cui un mediatore indipendente aiuta le parti a trovare da sole una soluzione consensuale, dove l’attenzione non è rivolta a ciò che è giusto o sbagliato o al profitto o alla perdita, ma alla ricerca di una soluzione che tenga conto degli interessi di tutte le parti coinvolte.
Sul sito dell’Associazione mantello FSM Federation Suisse Mediation è possibile trovare un elenco completo di persone esperte in mediazione. La ricerca può essere filtrata per cantone e argomento per trovare l’esperto giusto per le proprie esigenze e la propria situazione: www.mediation-ch.org.
Conflitti di vicinato: rumore dei bambini
I vicini devono mostrare considerazione per gli altri. Ciò significa anche che ci si può aspettare una certa tolleranza da parte di tutti. Gli orari di silenzio in una comunione dei proprietari per piani sono generalmente fissati nel regolamento condominiale, per lo più durante l’orario pomeridiano e dalle 22 alle 6 o 7.
I giochi rumorosi dei bambini vanno evitati dopo le ore 22. Ma soprattutto per quelli più piccoli è difficile rispettare questa regola. I vicini devono accettare o tollerare occasionali pianti notturni (ad esempio quando un neonato piange o un bambino ha degli incubi o dolori).
Se ci sono controversie nel vicinato e si desidera sapere cosa dice la legge al riguardo, consultare le altre nostre guide sul diritto di vicinato:
Conflitti di vicinato: cani
L’abbaiare dei cani è un argomento di conflitto frequente. Sebbene l’abbaiare occasionale sia normale per gli animali e debba quindi essere tollerato, non deve diventare un fastidio irragionevole per i vicini. Se i vicini non riescono a trovare un accordo e la controversia finisce in tribunale, il giudice esaminerà la situazione sul posto, chiedendo a testimoni o altri vicini e ispezionando il sito. Per stabilire se è eccessivo, l’abbaiare dei cani viene confrontato con altre fonti di rumore, come automobili o lavori stradali.
I valori limite però non sono definiti chiaramente dalla legge. Tuttavia, il giudice può fare riferimento all’ordinanza contro l’inquinamento fonico (OIF) e alle leggi cantonali sui cani per prendere una decisione. Inoltre, verificherà se la persona che detiene l’animale ha adottato misure per ridurre il rumore.
Anche in questo caso nell’ambito del diritto di vicinato l’abbaiare dei cani non può essere eccessivo. Per valutare l’eccessività, si prende come riferimento la percezione di una «persona media normale». La parte che vuole rivendicare l’eccessività deve dimostrarla e comprovarla di conseguenza.
Il mio vicino mi tormenta. Cosa posso fare?
La pratica dimostra che i conflitti di vicinato di solito non sono risolvibili in modo duraturo attraverso i tribunali, perché spesso nascono da problemi interpersonali o da una comunicazione inadeguata tra vicini. Tuttavia, non si deve sempre sopportare tutto. Soprattutto se le azioni del vicino assumono rilevanza penale (ad esempio in caso di minacce serie), va coinvolta la polizia.
Se il conflitto non può essere risolto tramite colloqui personali o mediazione, la legge prevede in particolare i seguenti rimedi giuridici (cfr. art. 679 CC):
- azione di cessazione: allo scopo di eliminare la molestia che porta ad immissioni eccessive;
- azione inibitoria preventiva: serve ad evitare il ripetersi di immissioni eccessive del passato che rischiano di ripresentarsi;
- azione di risarcimento del danno: allo scopo di compensare le perdite patrimoniali causate da un passato eccesso nell’esercizio del diritto di proprietà. Questa azione è possibile soltanto se le altre azioni non hanno avuto successo.
- Occorre essere consapevoli che i procedimenti possono essere costosi. Se il tribunale non dà ragione al ricorrente (ad esempio perché non può fornire prove sufficienti delle immissioni eccessive), dovrà pagare non solo le spese legali e giudiziarie, ma anche quelle della controparte. Inoltre, il processo comporta tempi molto lunghi. Occorre quindi riflettere bene se i benefici giustificano lo sforzo e i costi.
- Infine, questi rimedi legali possono essere utilizzati con alcune restrizioni: qualora una costruzione o un’installazione privi un fondo vicino di determinate qualità (ad esempio il sole o la luminosità), queste pretese (in particolare l’azione di cessazione, inibitoria o di risarcimento del danno) sussistono soltanto se all’atto dell’edificazione della costruzione o dell’installazione non sono state osservate le norme allora vigenti.
Chiamare la polizia
È possibile chiamare la polizia anche quando nascono incomprensioni tra vicini sulle tematiche seguenti:
- disturbo della quiete notturna;
- rumore estremo/eccessivo;
- cattivi odori;
- rifiuti illegali;
- danni alle cose.
La persona che trasgredisce può incorrere in una multa molto salata, che varia a seconda del Cantone o del Comune.
Presentare una denuncia contro il vicino
Se la situazione diventa intollerabile, ad esempio a causa dell’eccessivo inquinamento acustico notturno, e si desidera denunciare i vicini, ovviamente si ha il diritto di farlo. Anche in questi casi è possibile chiamare la polizia. Il diritto penale cantonale e le ordinanze della polizia municipale prevedono spesso reati corrispondenti (di norma sanzionati con una multa).
Se si sono verificati incidenti gravi, come aggressioni, lesioni fisiche o violazione di domicilio (elenco non esaustivo), si tratta di reati previsti dal Codice penale svizzero. Se si desidera denunciare un reato di questo tipo, occorre presentare una denuncia penale alle autorità giudiziarie (polizia o ministero pubblico competente) entro tre mesi dall’accaduto.
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