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Frazionamento dell’ipoteca

Rischio di interesse frazionato = rischio di interesse dimezzato

Il vostro istituto finanziario parla di «frazionamento» e non siete sicuri se intende un nuovo metodo per fare le divisioni in colonna o se è un altro modo di chiamare la rottura dei legamenti? Nessuna delle due cose. Si sta riferendo a una prassi comune nei contratti ipotecari. Vediamola insieme.

Definizione di «frazionamento»

Per frazionamento, splitting o ipoteca a scaglioni si intende il processo di divisione di un’ipoteca in più tranche. Ogni tranche ha una scadenza differente. Il numero di tranche in cui viene suddivisa l’ipoteca dipende dall’importo complessivo della stessa. Più è alto l’importo complessivo, maggiore è il numero di tranche in cui è possibile suddividerla. Veniamo quindi ai vantaggi e agli svantaggi del frazionamento.

Vantaggi del «frazionamento»

Il principale vantaggio del frazionamento consiste nella ripartizione del rischio di interesse. Ciò significa che potete gestire l’ipoteca in modo flessibile e in base alla situazione di vita e all’andamento dei tassi di interesse. Infatti non dovete rinnovare l’ipoteca in un’unica soluzione. Se il rinnovo di una tranche coincide con un periodo di tassi di interesse elevati, non vi troverete a dover rinnovare l’intera ipoteca a un tasso più alto, ma soltanto l’importo della tranche.

Con il frazionamento potete inoltre decidere in modo flessibile se rinnovare singole tranche o rimborsare parte del credito.

Svantaggi del «frazionamento»

Le diverse scadenze per le singole tranche rendono più complicata la sostituzione dell’ipoteca. È inoltre difficile cambiare l’istituto finanziario poiché le diverse tranche non scadono nello stesso momento. Più sono distanti le scadenze, più è difficile cambiare istituto finanziario. Tra le scadenze dei singoli scaglioni non dovrebbero intercorrere più di 18 mesi. In questo modo potrete cambiare istituto con più flessibilità. Un ulteriore svantaggio: l’istituto finanziario può richiedere il pagamento di una tassa al rinnovo di ogni tranche.

Un grande vantaggio per l’istituto finanziario (e, di converso, uno svantaggio per il cliente) consiste nel fatto che, in caso di frazionamento, sa che manterrà il cliente a lungo e che quest’ultimo si troverà in una situazione svantaggiata quando si tratterà di fissare le condizioni per il rinnovo delle singole tranche. Infatti il cliente non ha grandi possibilità di negoziazione e dovrà accettare il tasso di interesse proposto dall’istituto finanziario al rinnovo della tranche.

Cambiare istituto nonostante il frazionamento

Avete frazionato l’ipoteca e volete comunque cambiare istituto finanziario? Vi preghiamo di contattarci, vi presenteremo senza alcun vincolo le possibilità a vostra disposizione. In base alle tranche e alle scadenze, la soluzione giusta potrebbe essere un prodotto a breve termine. Dovete però mettere in conto che cambiare istituto potrebbe essere più difficile se le singole tranche non scadono tutte nell’arco di 18 mesi.

Frazionare o non frazionare, questo è il dilemma!

Se non volete che le diverse scadenze delle singole tranche vi vincolino al vostro istituto finanziario, vi consigliamo di rinunciare al frazionamento. In questo modo, al rinnovo, sarete liberi di confrontare diverse offerte e di cambiare istituto finanziario.

Per contrastare il rischio di variazione dei tassi, vi consigliamo di costituire delle riserve nel corso della durata di validità dell’ipoteca. Se intendete vendere il vostro immobile negli anni a venire, non vi consigliamo di optare per il frazionamento. Lo stesso vale in caso di ipoteche di basso importo.

Desiderate una consulenza gratuita e non vincolante per capire se, per il finanziamento della vostra abitazione privata, il frazionamento fa al caso vostro? O per sapere come sostituire la vostra ipoteca frazionata? Siamo a vostra disposizione!